La borsite trocanterica (anche borsite del gran trocantere, entesite trocanterica o trocanterite) è un processo di tipo infiammatorio che colpisce la borsa sieromucosa del gran trocantere, una tuberosità situata nell’epifisi prossimale del femore sulla quale si inseriscono i muscoli medio e piccolo gluteo, i muscoli otturatori interno ed esterno e i muscoli gemelli. La borsite trocanterica può colpire sia soggetti sedentari che sportivi. Relativamente al primo gruppo, la patologia si manifesta più comunemente in soggetti di mezza età, in sovrappeso o che hanno problemi derivanti dall’alterazione dei meccanismi di deambulazione. La patologia è più frequente in soggetti di sesso femminile a motivo della maggiore larghezza del bacino e del conseguente aumento tensivo delle strutture tendinee. Nei soggetti sportivi la patologia viene generalmente causata da gesti tecnici errati o esasperati (un tipico caso è quello dei portieri di calcio a causa dei lunghi allenamenti al tuffo), da sovrallenamento, da microtraumi ripetuti, da cadute e da squilibri muscolari. Fra gli atleti più colpiti, oltre ai già citati portieri di calcio, vi sono quelli praticanti sport come lo sci o il pattinaggio e i podisti.

Il fisioterapista è in grado di eseguire una valutazione della storia clinica, eseguendo un’anamnesi remota e un esame fisico dell’articolazione coxo-femorale, del bacino e della schiena.
Non interviene principalmente sul regresso dello stato infiammatorio, ma può ridurre il dolore applicando esercizi di scarico, massaggi della zona interessata, elettroterapia ecc. Stabilisce inoltre l’eventuale bisogno di un tutore per camminare.