L’artrosi dell’anca è una malattia degenerativa dell’articolazione dell’anca ed è caratterizzata da una progressiva erosione della cartilagine che riveste la testa del femore e l’acetabolo che l’accoglie. Non esiste una vera e propria causa ma sono molteplici i fattori che favoriscono l’insorgenza di questa patologia:
Età: nelle persone giovani e sane è pressoché inesistente.
Caratteristiche dell’articolazione: la grande mobilità dell’anca la rende più esposta all’usura e il carico corporeo aumenta le forze di compressione tra le ossa.
Ereditarietà: di solito i pazienti che soffrono di artrosi hanno almeno un genitore con lo stesso disturbo.
Obesità: provoca una maggior pressione sulle articolazioni. Le donne tra i 50 e i 60 anni con l’artrosi dell’anca sono generalmente obese.
Attività fisiche intense o lavori manuali pesanti: sovraccaricano l’articolazione e ne causano un’usura precoce.
Malformazioni anatomiche come il ginocchio valgo, possono provocare una scorretta distribuzione del carico ed una maggior pressione in alcune zone rispetto ad altre.
Calo degli estrogeni: le donne in menopausa sviluppano più facilmente la coxartrosi.
Forti traumi che causano fratture articolari con conseguente periodo di immobilità possono provocare un ridotto apporto di nutrimento alla cartilagine e un aumento della rigidità.
Il sintomo principale è il dolore a livello dell’anca che può irradiarsi fino all’inguine e alla parte anteriore interna della coscia fino al ginocchio. Le fitte sono più acute all’inizio dei movimenti poi regrediscono man mano l’articolazione “si scalda” e scompaiono quando ci si ferma. Nelle fasi iniziali il dolore è molto intenso al mattino appena il paziente si alza dal letto, ma in mezz’ora circa tende a scomparire. Se si cammina o si sta in piedi a lungo oppure se si fanno sforzi è possibile che dopo 20-30 minuti il dolore si riacutizzi. Negli ultimi stadi della coxartrosi il fastidio si avverte anche da fermi e, soprattutto, di notte. La sintomatologia comprende la difficoltà a stare seduti in maniera composta: il soggetto colpito da artrosi dell’anca può sedersi in una posizione antalgica appoggiando solo sull’anca sana. Il paziente che soffre di coxartrosi tenterà infatti di alleviare i sintomi mantenendo posizioni scorrette, provocando il sovraccarico dell’anca opposta e della schiena. Quando dolore e netta riduzione della mobilità dell’anca provocano uno scadimento della qualità della vita e costringono il paziente all’immobilità si rende necessario l’intervento di impianto di un’artroprotesi