L’osteoartrosi dell’anca colpisce comunemente soggetti di mezza età o più anziani. I sintomi variano da problemi di media entità a forte dolore e grave limitazione motoria. Il trattamento dell’osteoartrosi dell’anca deve ottenere la diminuzione del dolore e il miglioramento dei movimenti. Se i metodi conservativi falliscono, si rivela necessario considerare l’intervento di impianto di un’ artroprotesi. Il chirurgo ortopedico parlerà con il paziente del quadro clinico, misurerà il range di movimenti, il tono della muscolatura e osserverà come il paziente si siede, si piega e si muove. Inoltre le radiografie determineranno il tipo di danno dell’articolazione. L’artroprotesi totale ha trasformato la vita di molti pazienti restituendo loro la possibilità di riprendere una vita attiva e di non avere dolore. L’articolazione dell’anca è costituita da una parte sferica, la testa del femore, la quale alloggia in una cavità, l’acetabolo. Le superfici di queste ossa sono ricoperte da una sostanza liscia, la cartilagine articolare. L’artrosi usura la cartilagine articolare esponendo le due parti di osso al contatto diretto. In un intervento di impianto di artroprotesi totale, il chirurgo sostituisce la testa usurata del femore con una sfera di metallo o di ceramica montata su uno stelo inserito nel femore, mentre la cavità viene foderata di polietilene (sostanza plastica) o polietilene e metallo. La protesi può essere cementata con un cemento simile a quello dentario, o fissata a pressione senza utilizzare il cemento.
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